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CHIESA PORTOSCUSO
[I LAVORI > 2005...]
foto storica
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foto storica
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Il lavoro concerne il restauro della chiesa Santa Maria d'Itria in Portoscuso; è stato condotto in A.T.P. con altri professionisti.
La nascita di Portoscuso o Porto Scusi (porto nascosto), come era chiamato in molti documenti del 600, risale al 1554, quando si viene a formare un piccolo villaggio di pescatori che sfruttano la tonnara locale. Le abitazioni nei primi tempi sono utilizzate solo stagionalmente in occasione della mattanza, ma col passare degli anni si forma una vera e propria comunità intorno alla tonnara; all'interno del fabbricato centrale si costruisce una piccola cappella rettangolare dedicata a Sant'Antonio, protettore dei tonnarotti. Il luogo perde la sua funzione pubblica nel 655, quando il Marchese Vivaldi Pasqua fa costruire una chiesetta dedicata a S. Maria d'Itria, che sorgeva sul sito dove è oggi la nuova chiesa. L'antico edificio ha infatti subito un ampliamento nel 954 che ne ha trasformato quasi completamente le linee originarie.

ante operam
ante operam
ante operam
ante operam

Nel corso degli anni la chiesa ha subito diversi interventi che ne hanno mutato l'aspetto e la forma; in origine la facciata era intonacata e tinteggiata con tinte chiare e basamento scuro, possedeva una sorta di timpano triangolare il cui cornicione era spezzato alla base dalla presenza di un orologio posto al di sopra del punto in cui oggi si trova il rosone; era coronato inoltre da un campanile a vela successivamente scomparso.
Di seguito venne eseguita una ristrutturazione completa dell'edificio: il timpano fu sostituito dalle sinuosità visibili ancora oggi, l'orologio fu eliminato e realizzata un'apertura circolare nella stessa posizione in cui la si trova oggi.
Con il rifacimento dell'intonaco in facciata la chiesa cambiò aspetto cromatico, e si passò ad un colore molto scuro, che poneva in risalto il bianco delle paraste, delle cornici in rilievo del portone d'ingresso, del "rosone" e del cornicione sinuoso della parte alta della facciata. Comparve inoltre una piccola apertura sopra l'ingresso, proponente lo stesso andamento sinuoso del timpano.
Si rese infine necessario un campanile e la chiesa fu dotata dell'attuale torre campanaria, realizzata in conci squadrati di pietra di Paringianu. L'ultimo intervento di manutenzione ha ripristinato la colorazione delle facciate con tonalità chiare.
Quest'ultimo intervento ha dunque mirato a valorizzare i caratteri originari degli interni, arricchendo le pareti con colori caldi e cornici semplici e lineari, nonché a conferire maggiore luminosità naturale, con infissi dalla cornice ridotta ed un nuovo parapetto trasparente nel coro. Gli esterni hanno subito un minuzioso intervento di recupero, a seguito di un'accuratissimo studio delle proprietà fisico-chimiche degli intonaci e tinteggiature.

ingresso
parapetto in acciaio
dal coro
dall'altare
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