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NUOVA SEDE CASIC
[I LAVORI > 2005...]
Il progetto si riferisce al concorso di idee per la nuova sede del CASIC, nella zona industriale di Cagliari. Elaborato con altri professionisti ha ottenuto il terzo premio previsto dal bando. L'ipotesi progettuale prevede la realizzazione di quattro edifici di forma prismatica: uno di questi, adibito alla sede del Consorzio CASIC, è oggetto di un livello di progettazione più approfondito; si attesta su uno dei lati dell'area ed è arretrato di sei metri rispetto al confine con la strada, fungendo da accesso per l'intero complesso. I restanti tre sono disposti ortogonalmente rispetto al primo e formano idealmente un insieme di corti e spazi aperti. Le aree verdi, i vuoti ed un sistema di vasche d'acqua, oltre a contraddistinguere il contesto sotto il profilo architettonico, garantiscono un microclima interno in grado mitigare e condizionare le alte temperature estive e le basse temperature invernali, principalmente attraverso il processo di naturale evaporazione. Un ulteriore contributo al confort naturale del complesso viene offerto dalla reciproca posizione dei corpi di fabbrica.
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Questi, procedendo da nord a sud, sono contraddistinti da un numero decrescente di piani, da quattro a due; sono inoltre distinti da fronti longitudinali progressivamente più brevi (58, 53 e 47 metri) e traslati lungo l'asse est-ovest di 5 metri ciascuno. In base a tale sistemazione le ombre portate vengono proiettate solo parzialmente sulla corte adiacente senza arrecare, in questo modo, disturbo all'edificio prossimo – soluzione questa, particolarmente felice nel periodo invernale. L'organizzazione di quattro file di panchine ai lati delle vasche, ubicate nella fascia centrale delle corti, garantisce quindi la scelta tra sedute esposte al sole o periodicamente protette dall'irraggiamento diretto. Al sollievo dall'irraggiamento del sole contribuisce il filare di alberi a ridosso delle panchine. Gli stessi corpi di fabbrica trasversali, uguali per forma, presentano un volume prismatico emergente in testata, trasparente e facilmente distinguibile dal resto dell'edificio, che costituisce il corpo di ingresso ai fabbricati e raccoglie al proprio interno elementi di servizio: la hall, i corpi scala e gli ascensori. Questi ultimi sono ripetuti in corrispondenza del lato opposto, sia per ragioni di carattere funzionale che per il rispetto delle disposizioni normative. L'intero complesso, nel rispetto delle indicazioni del bando, è stato sopraelevato di due metri rispetto al livello stradale e questo ha permesso di studiare il fronte d'accesso col profilo del terreno leggermente degradante, interamente trattato a verde; la pendenza del terreno è sufficiente a scoraggiare il transito lungo le aiuole, offrendo quindi un passaggio obbligato attraverso la scalinata d'ingresso e la rampa per i disabili.
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Gli spazi contigui all'area sono stati destinati ai parcheggi per il pubblico. I piani interrati di ciascuno edificio, invece, sono stati destinati ai parcheggi per i dipendenti; l'accesso a questi ultimi è garantito da una strada che costeggia due dei quattro lati perimetrali del lotto. L'edificio CASIC nasce come composizione di una serie di volumi prismatici semplici che, attraverso una serie di operazioni d'incastro e rotazione attorno a due assi verticali eccentrici, generano un corpo di fabbrica più articolato e complesso, sviluppato lungo l'asse NW-SE. Dall'esterno tali volumi sono facilmente distinguibili, sia per gli aspetti propriamente formali – i prismi minori hanno andamento diagonale rispetto all'asse dell'edificio e palesano spiccata verticalità legata al maggiore sviluppo in altezza – sia per ragioni legate ai materiali, essendo integralmente trasparenti, ovvero vetrati; attraverso si nota la struttura mista in acciaio e cemento armato. Il resto dell'edificio invece è connotato da un rivestimento in doghe e listoni di laterizio e pannelli in rame. Verticalità e trasparenza sono caratteri voluti perché consoni a rappresentare la loro funzione di elementi di collegamento; infatti in essi sono dislocati gli ascensori panoramici, immediatamente visibili dal fronte principale e i corpi scala, sul lato opposto ma comunque sempre visibili dall'esterno. Nelle zone immediatamente adiacenti a questi prismi, a conferma della loro funzione di servizio, sono stati inseriti gli spazi per l'attesa, i locali archivio ed i locali igienici; quest'ultima soluzione ha consentito perciò di minimizzare le percorrenze interne. L'edificio si sviluppa complessivamente su quattro piani – quello interrato adibito a parcheggi e tre fuori terra – e può essere funzionalmente scomposto in tre parti. Il blocco centrale è attraversato al piano terra da una galleria che ha la duplice funzione di consentire l'accesso pedonale verso l'area interna o l'edificio, fungendo perciò da filtro tra spazio esterno ed interno, e di separare idealmente il piano terra in due zone distinte: una di rappresentanza, occupata dalla hall, un punto bar e ristoro e dalla sala convegni per 320 persone; e una zona meno istituzionale e più amministrativa, occupata da un'insieme di uffici e da un'area per il deposito. Questa partizione giustifica anche l'inserimento di due postazioni di vigilanza, una che funge da zona informazioni per il pubblico che accede all'area o alla vicina sala convegni, l'altra strettamente dedicata al personale.
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Altra prerogativa del blocco centrale è lo spazio direzionale studiato ed inserito all'ultimo piano, comprendente gli uffici per il Presidente e il Direttore Generale. Ciascuno è immediatamente confinante con una sala riunioni per 15 persone ed un ufficio-segreteria, in cui viene riservata un'ampia area per l'attesa; questi sono dotati di servizi igienici indipendenti. Vi sono quindi i due blocchi laterali, uno prevalentemente adibito ad uffici, come l'intero primo piano e uno nel quale sono state inserite due sale conferenze. Quella già citata, al piano terra, è contraddistinta esternamente da un volume emergente oltre che da differente rivestimento delle superfici con pannelli in rame; una al piano secondo, di dimensioni inferiori e ricavata sulla base del modulo dimensionale degli uffici, che si sviluppa su una superficie di circa 200 mq. Gli stessi uffici per il personale sono di tre differenti grandezze, in relazione al numero di dipendenti che devono ospitare; possono essere singoli (23), doppi (6) e tripli (6) per un totale di 35 uffici in grado di soddisfare le richieste del bando, quali ad esempio il numero minimo di dipendenti o il numero di uffici in grado di accogliere massimo 2 impiegati. La loro disposizione ha seguito una logica prevalentemente funzionale, dettata dell'esigenza di un'adeguata illuminazione ed aerazione naturale; ha perciò consentito di suddividere ciascun piano in tre fasce distinte, due laterali servite ed occupate perciò dagli stessi uffici ed una centrale di servizio, lungo la quale si sviluppano i corridoi e dove vengono sistemate le canalizzazioni degli impianti tecnologici.
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