Studio Progetti Integrati

MONUMENTO AI CADUTI
LARGO CARLO FELICE
NUOVA SEDE CASIC
CHIESA PORTOSCUSO
MERCATO LAS PLASSAS
CIMITERO ASUNI
CIMITERO BUSACHI
STRADA ARMUNGIA
RETE IDRICA E TELECONTROLLO
MONUMENTO AI CADUTI
[I LAVORI > 2005...]

Si tratta di un elaborato per il concorso di progettazione indetto dal Comune di San Nicolò Gerrei. L'idea che ha indirizzato le scelte progettuali nasce dall'accostamento di alcuni concetti rappresentativi della vita. Si parte infatti dalla vita per ricordare la morte, perché proprio con il sacrificio della propria vita i caduti in guerra hanno assicurato ad altri la vita. Il delicato equilibrio degli eventi, il rapporto con la terra, la trasparenza e la nitidezza hanno ispirato l'accostamento di materiali molto semplici, segnati da piccoli accorgimenti estetici e giochi di luce. Il monumento è composto da tre lastre di granito sardo, due verticali ed una orizzontale in equilibrio sulle prime, reciprocamente vincolate solo dal peso proprio delle stesse, geometricamente incise per l'inserimento dei cristalli con i nomi dei caduti. Le lastre nascono direttamente dal terreno, senza evidenti fondazioni; dal prato verde tre elementi lapidei si elevano, appesantiti dalla propria consistenza e dalla reciproca sovrapposizione.

I nomi non sono però incisi nella pietra; sono riportati nel cristallo e leggibili in trasparenza, quasi eterei.
Accanto alle lastre tre bandiere si elevano a diversa altezza. Avanti e più vicino al terreno il vessillo della Sardegna; oltre quello dell'Italia; ultimo e più alto, nuova tendenza, quello dell'Europa. Le aste però non sono distanti; dialogano col monumento e lo attraversano senza toccarlo. Quasi vengono abbracciate dalla pietra, a ricordare che il sacrificio è avvenuto in nome della bandiera, della patria, del sentimento di appartenenza e tutela della democrazia.
I giochi di luce consentono di illuminare rispetto al contesto il monumento, tramite un incasso direttamente al terreno; due punti luminosi incassati nelle lastre fanno invece risaltare i nomi sulle lastre, affinché siano ben leggibili anche la notte.

tavola
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